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domenica 13 novembre 2011

Mansioni superiori? Paghe superiori!


Vi è mai capitato che vi fosse richiesto un lavoro superiore alle mansioni previste per il vostro grado?
E’ molto probabile!
Vi è capitato più di una volta?
Probabile!
Pensate sia il modo con cui la Banca vi riconosce di essere capaci e bravi?
Può sicuramente essere così, ma non solo: questo è un modo con il quale la Banca riconosce soprattutto a se stessa di essere molto capace: ad esempio, di far svolgere a molti colleghi mansioni di grado superiore, in modo più o meno frequente, risparmiando sul costo del personale.

È sufficiente fare pochi esempi per inquadrare la questione.

All’interno della carriera operativa, il Regolamento del personale riserva ai coadiutori le mansioni di “qualificato contenuto concettuale”. Se siete assistenti, siete sicuri di non svolgere anche voi - con una certa continuità - lavori di “qualificato contenuto concettuale”? O fate solo quelli di “squalificato contenuto concettuale”? Se fate anche quelli di “qualificato contenuto concettuale”, avete sconfinato, perché sarebbero riservati ai Coadiutori.
Se siete Coadiutori, siete sicuri di non aver mai osato sostituire il titolare della divisione? In caso affermativo, sappiatelo: avete sconfinato pure voi!

Insomma, siamo in una situazione un diversi casi estranea rispetto alle regole teoricamente vigenti, il che dovrebbe condurre la Banca a una mossa semplicissima: correre ai ripari. Abbiamo già accennato alla cosa in uno dei video precedenti, ma su questo dovremo tornare in modo assai approfondito nei prossimi mesi.
Per intanto, mentre la Banca d’Italia resta immobile come un semaforo, la realtà fuori si muove.

Addirittura escono sentenze che impongono in Italia di rispettare le leggi: roba dell’altro mondo! Nei giorni scorsi più volte abbiamo citato l’articolo 13 dello Statuto dei lavoratori, che impone che “Nel caso di assegnazione a mansioni superiori il prestatore ha diritto al trattamento corrispondente all'attività svolta, e l'assegnazione stessa diviene definitiva, (ossia si matura il diritto al grado) dopo un periodo fissato dai contratti collettivi, e comunque non superiore a tre mesi”.
Una legge del 2001 specifica che il diritto al grado superiore si acquisisce in modo automatico se si svolgono mansioni di un proprio superiore gerarchico, mentre se invece si svolgono mansioni superiori che però si riferiscono a tutt’altro profilo professionale, la cosa va valutata di volta in volta.
E’ ora uscita un’interessante sentenza della Corte di Cassazione (non del Tribunale di Paperopoli: della Corte di Cassazione!) che accoglie il ricorso di un funzionario di un carcere che aveva svolto - di fatto, per oltre cinque anni - il ruolo di direttore del carcere stesso, che per l’ordinamento in questione è un profilo totalmente separato. Dice la Cassazione: “al lavoratore vanno versate le differenze retributive per la mansione superiore svolta a prescindere dal fatto che maturi o meno il diritto a una promozione”.

Traducendo, che cosa dice la Cassazione a chi vive in Italia e osserva le leggi italiane? Dice che se si svolgono le mansioni del proprio superiore gerarchico, in modo non occasionale, si acquisisce sia il diritto a percepire la retribuzione del grado superiore, sia il diritto all'inquadramento nel citato grado superiore.
Se invece si svolgono mansioni superiori che però si riferiscono a tutt’altro profilo professionale, anche nei casi rari in cui non si acquisisce il diritto al grado si ha comunque il pieno diritto di percepire “una retribuzione proporzionata alla qualità e alla quantità del lavoro prestato”.
Ci permetterete quindi di tornare a rivolgervi le domande iniziali: avete mai svolto un lavoro superiore rispetto alle mansioni previste per i vostro grado? Vi è capitato più di una volta? Pensate sia il modo con cui la Banca vi riconosce di essere capaci e bravi, o può fare molto meglio?
Secondo il SIBC, può fare e deve fare molto meglio.
Continuate quindi a seguire il SIBC, e buona settimana a tutti voi.