Dopo due settimane dall'inizio di luglio, è finalmente comparso nel portale welfare la possibilità del rimborso delle dotazioni per il lavoro ibrido, previste già dagli accordi di luglio 2021.
Come tutte le cose importanti in Banca, ormai lo abbiamo imparato (cfr. nostro volantino di lunedì), le trovate in fondo. Quindi, nella pagina che si apre dopo il login, scorrendo la carrellata dei rimborsi spese, l'ultimo riquadro sulla destra riporta questa nuova opzione, per un importo netto di 160 euro (che possono essere utilizzati in alternativa per la seduta oppure per monitor, tastiere o mouse).
Purtroppo, abbiamo anche imparato che le cose belle in Banca non sono semplici.
A un primissimo sguardo, è possibile che il mal di schiena, debellato da apposita seduta, venga presto rimpiazzato da un gran mal di testa, per le complicazioni tipiche bankitaliesi:
1 - la seduta (o altro) è rimborsabile solo se acquistata dal 1° luglio 2022; se l'hai comprata prima, non vale: per decreto imperiale, non è ergonomica, non è destinata al lavoro, insomma non gli piace. Tuttavia, la cosa non ha senso: il diritto nasceva per tutti dagli accordi di luglio 2021. Se la Banca ci ha messo un anno a introdurre un riquadrino nel sito Eudaimon, non è colpa dei colleghi!
2 - i famosi 160 euro non compaiono nel portafoglio crediti welfare individuale; posto che naturalmente non vanno a decurtare i nostri crediti preesistenti, non si capisce bene come agisce il rimborso spese;
3 - tra i vari documenti richiesti per accedere al rimborso, compare niente meno che 'il documento attestante la certificazione UNI EN 1335';