a prescindere dal fatto che in BCE stia facendo bene (e allora sarebbe interesse del Paese che rimanesse lì) o male (e allora perché dovremmo premiarlo con la carica di Governatore), ma semplicemente perché “cattolico conservatore che non dovrebbe dispiacere a un’eventuale futura maggioranza di centrodestra”. Altro che meritocrazia: Cencelli docet.
Davanti a un articolo del genere, uno si aspetterebbe una secca smentita, innanzi tutto dal Quirinale, esplicitamente citato dal direttore della Stampa.
E’ infatti piuttosto offensivo che il vertice della Banca venga considerato come accomodamento per boiardi di Stato, individuati per fare da tramite dei poteri esterni e controllare le grandi aziende partecipate (il direttore de 'la Stampa', non pago, richiama l’esigenza di lasciare a questo governo anche il rinnovo delle “Big Seven”: Enel, Terna, Eni, Leonardo, Poste, Enav, Consip).
Ma nella sconcertante assenza di questa smentita, sarebbe il caso che il Governatore rimettesse i puntini sulle i. Il mandato ha una durata stabilita dalle norme, che non va modificata a piacere, tantomeno per motivi politici; il Governatore e i membri del direttorio, anche in virtù del rispetto delle norme che ne regolano la nomina, non sono espressione di orientamenti politici e/o di poteri finanziari. Se non viene ribadito con i fatti questo principio basilare, la Banca d’Italia è bella che finita: diventa un ministero, una partecipata statale, un ente inutile che serve solo a pascere clientele d’alto rango.
Sarà che l’indipendenza, noi, oltre che nel nome ce l’abbiamo nel DNA, ma queste storie ci infastidiscono alquanto. Noi non siamo galoppini politici, e noi nemmeno sotto mentite spoglie sindacali: siamo una grande istituzione indipendente, e intendiamo restarlo.
Se qualcuno “è in ansia per la Banca d’Italia”, se la faccia passare: la Banca si mette in sicurezza da sola, perché la Banca d’Italia è 6.800 persone di talento, che non mettono il cervello nelle mani dei partiti e nemmeno in quelle del signor Governatore.
Il caso Fazio insegna: basta il coraggio di poche, pochissime persone per mettere in mutande disegnucci politici e smanie di potere, anche del riverito Governatore a vita (all'epoca). Le persone coraggiose, in Banca, non mancano, e trovano sempre il sostegno delle persone perbene, che sono la stragrande maggioranza, e delle leggi.
Per questo, ci basta la democrazia; non abbiamo bisogno di altro, grazie.